Farah è un’animo dolce e esplosivo al contempo, alimentato dalla magia della musica e la passione per i viaggi, figlia di una terra ( che per quanto non abbia ancora visitato) sono sicura sia ugualmente forte e bellissima.
Ci parlerà della sua storia, della sua necessita di abbinare a ogni ricordo a una canzone, dei suoi giri intorno al mondo, a mio parere straordinari grazie al suo modo di raccontarli e fotografarli, ma parleremo anche di Donne, e di terre del sud.
La Donna Ordinariamente Straordinaria di oggi è l’incantevole Farah.

Raccontaci, chi è Farah?
Le cose certe che so di me sono il mio perenne vivere con la testa tra le nuvole, la mia goffaggine (inciampo ovunque e di continuo), la mia totale incapacità di gestire le emozioni (dalle risate al pianto è un attimo, riesco a commuovermi anche guardando Masterchef) e il mio essere (fortunatamente) un’inguaribile sognatrice.
Ho un nome straniero ma sono nata in Italia, nella mia Calabria, una terra incantevole nella quale cerco rifugio appena mi è possibile.
Ho 32 anni ma da quasi 14 vivo infatti lontana da casa: prima a Cosenza, poi a Roma, ora a Rimini dove lavoro nel mondo del turismo. La passione dei viaggi è un fuoco che ho sempre avuto dentro e che ho tenuto per un po’ imprigionato. Mi sono sempre dedicata molto prima allo studio e poi al lavoro e forse è stata questa la molla che mi ha portata ad aprire il blog ormai 6 anni fa: la voglia di liberare una passione scalpitante tramite racconti e istantanee dei viaggi fatti finora, la necessità di avere uno spazio tutto mio in cui scrivere e provare ad esprimere quanto mi faccia sentir viva preparare una valigia e riempire occhi e cuore di nuove esperienze nel mondo. E’ una sorta di diario di bordo che curo nel tempo libero, che mi aiuta a rivivere i ricordi e che spero aiuti i viaggiatori che cercano informazioni sulle destinazioni in cui sono stata.

Le tue foto, le tue parole sono sempre accompagnate dalla musica, da cosa nasce questa scelta?
Questa scelta nasce dalla necessità di unire le più grandi passioni della mia vita: la fotografia e la musica. Con quest’ultima ho un rapporto davvero speciale: è raro vedermi in giro senza cuffie alle orecchie, ogni momento della mia vita ha la sua soundtrack così come ogni viaggio. Spesso ho preso treni e aerei per andare ai concerti dei miei gruppi preferiti ed è un qualcosa di cui probabilmente non mi stancherò mai. Adoro scovare nuove canzoni, leggerne i testi, associarle a ricordi. Inoltre sono nata in una famiglia di musicisti, a casa in Calabria ci sono tantissimi strumenti musicali in ogni stanza e sono cresciuta ascoltando i miei genitori cantare e suonare; penso che tutto ciò abbia inevitabilmente alimentato questa passione.

Quanto è importante il viaggio nella tua vita? E quale è stato il piu significativo?
Per me il viaggio è fondamentale più che importante; non è una spesa ma un investimento in sogni, in esperienze che un giorno spero di poter raccontare a chi verrà dopo di me, in consapevolezza che tutto intorno c’è un mondo così grande e difficile e meraviglioso che io voglio assaporare pezzetto dopo pezzetto. Sono fortunata perché ho un lavoro che mi permette di risparmiare e viaggiare, ma sono fortunata anche perché ho una spinta interiore che mi porta alla scoperta. Contrariamente a quanto pensano in molti, non sono sempre in giro e non posso permettermi continui viaggi oltreconfine ma il tempo di percorrenza di un aereo non misura un viaggiatore e viaggiare non è un lusso per pochi eletti. E’ solo una scelta e io alla fine ho deciso cosa scegliere tra una maglietta nuova e un biglietto da stringere tra le mani, tra una domenica seduta sul divano di casa e una domenica seduta sul sedile di un treno. E mi rende tremendamente felice.
Per quanto riguarda il viaggio più significativo non ho dubbi nel rispondere quello in Myanmar dove ho trovato un’atmosfera di pace indimenticabile in un momento di forti tumulti interiori. In Myanmar poi ho trascorso tanto tempo con i bimbi in diversi orfanotrofi, ho partecipato a piccole campagne di turismo ecosostenibile e ho conosciuto un monaco buddista che con poche e semplici parole mi ha donato una grande serenità. Un viaggio in Myanmar ti ricorda quanto tempo perdiamo ogni giorno a lamentarci di ogni cosa; lì si vive con poco, non ci sono mode, il lavoro è fatto di forza fisica. E ciò nonostante, il sorriso non manca mai. E’ un viaggio che non mi ha cambiato la vita ma che sicuramente ha cambiato il mio modo di approcciarmi ad essa.

Ti va di parlarci della tua terra, la Calabria?
La mia Calabria è una terra tanto incredibile quanto problematica. Io l’ho sempre definita fondamentalmente timida, ma con tanta voglia di raccontarsi. Se da un lato ci sono tutte le difficoltà nel cercare di emergere dal punto di vista turistico, dall’altra ci sono realtà bellissime che fanno di tutto, invece, per lanciare il territorio. Un territorio che tra l’altro non ha niente da invidiare a nessuno: il mare è limpido e bellissimo, le montagne sono ricche di fascino e natura, i borghi sono piccoli e autentici, le testimonianze storiche risalenti alla Magna Grecia sono incredibili e preziose. Vogliamo parlare poi del cibo e dell’estrema ospitalità dei calabresi? E’ una terra imperfetta di rara bellezza che spero un giorno possa avere anche una rete di trasporti adeguata per aprire senza timori le sue porte a chi vorrà visitarla.

Le donne che ti hanno ispirato nel corso della tua vita?
La mia famiglia è di sole donne perciò il supporto e la solidarietà femminile sono un qualcosa di forte, saldo e importante per me. Ad ogni modo la donna che più mi ha ispirato e ispira tutt’oggi è senza dubbio la mia mamma: forte come una roccia e fragile come il cristallo, ha sempre lottato con le unghie e con i denti per arrivare a realizzare ciò che ha desiderato. E’ così ancora oggi e a lei devo praticamente tutto, è la mia luce guida.

Se potessi mandare un messaggio alle donne di tutto il mondo, quale sarebbe?
Solo uno: amatevi così come siete. Trovate la vostra autenticità e amatevi. L’amore per se stesse mette a posto davvero tutto. L’amore per se stesse pone fine a sensazioni di inadeguatezza, al bisogno compulsivo di cercare certezze e protezione nelle persone che ci circondano, al timore di essere giudicate, al terrore di sbagliare. Accettate i vostri piccoli difetti e cercate di fare maggiormente ciò che volete e non ciò che invece dovete!

Farah Mesiti
Ringrazio Farah per averci raccontato la sua storia e averla condivisa con noi, vi lascio i suoi canali social cosi potrete correre a conoscerla ancora meglio! Il Blog di viaggi di Farah è uno dei miei preferiti, e gli volta che cerco qualche consiglio o ispirazione mi ci rifugio, vi invito a visitarlo anche voi!
Blog: www.viagginelcassetto.com
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