Vi presento una Donna che trasmette una dolcezza infinita anche a migliaia di km di distanza, quando guardo le sue foto dico la verità, penso : ma come cavolo fa a essere così bella, ordinata, pettinata sempre?!
Viola ha un sorriso sincero e un cuore gentile, l’ho scelta perchè in lei vedo Calma, Determinazione e Classe.
Volevo che ci parlasse di come conciliare la malattia di Wanderlust con il posto fisso, di come la sua visione del mondo fosse cambiata dopo aver visitato la mia terra preferita, la Thailandia… e il segreto del suo essere così bella in ogni occasione!
Ma ora lasciamo parlare Lei!
Vi presento Viola: Donna Ordinariamente Straordinaria!

-Chi è Viola?
Bella domanda. Parlare degli altri è sempre molto facile, credo per chiunque. È facile perché lo si fa guardando tutto dall’esterno. Parlare di me stessa è sempre stato difficile per me, eppure devi sapere che sono una gran chiacchierona.
Provo a rispondere alla tua domanda. Sono innanzitutto una ragazza (ormai sono entrata negli -enta anch’io ma mi sembra di avere appena 20 anni) perennemente con la testa tra le nuvole. Ma in senso positivo. Amo sognare e viaggiare con la mente e faccio davvero fatica a volte ad adattare il mio modo di essere e i miei pensieri al mondo di oggi, così frenetico e così attaccato a tutto ciò che ha ben poco valore. Non sono mai stata molto sicura di quello che avrei voluto fare ed essere nella vita e, devo dirti la verità, non lo so ancora oggi. L’unica cosa che so è che mi piace viaggiare, scoprire sempre posti nuovi e ho fatta mia quella frase che dice “Almeno una volta l’anno vai in un posto in cui non sei mai stato prima”. Amo incontrare durante il viaggio quel tipo di persone che riescono a cambiare il mio modo di vedere e di pormi nei confronti della vita. Mi piace raccontare attraverso foto e racconti quello che vedo e provo e far sentire parte del mio viaggio le persone che hanno scelto di seguirmi.
Per questo ho deciso di provare la strada del blogging da inizio 2018. Una strada difficile. Una strada tutta in salita. Ma che donne straordinarie saremmo se non usassimo le difficoltà a nostro vantaggio?

– Come è avere la malattia di Wanderlust ed essere vincolati da un lavoro in un posto fisso?
La malattia di Wanderlust per molti è soltanto un modo per dire che amano il viaggio. In realtà è qualcosa di profondamente diverso. Io la considero una vera e propria malattia. Con il termine Wanderlust si indica il forte desiderio di vagabondare, di viaggiare intorno al mondo ma non si tratta del semplice voler viaggiare, quello scommetto piace a tutti. Si tratta di un vero desiderio di spostarsi in posti sempre nuovi e del malessere fisico e soprattutto mentale che colpisce quando si è costretti a stare fermi, a non poter prendere il primo areo, treno o autobus se vuoi. Quel malessere di chi non vuole avere radici ma è in qualche modo costretto ad averne, costretto dalla società odierna, dalle aspettative della famiglia e dalla paura dei giudizi altrui.
Ovviamente come hai suggerito con la tua domanda non è affatto semplice conciliare questo bisogno irrefrenabile di partire, di essere parte del mondo con l’avere un posto fisso. Io il mio ce l’avevo. Avevo il mio lavoro ben pagato, due giorni a settimana di riposo, parecchie ferie annuali, tredicesima, quattordicesima. Molti a questo punto diranno…e di che ti lamenti? Io non ero felice.
Avere un lavoro può essere tutto da un certo punto di vista perché è ovvio che servano i soldi per vivere, ma lavorare 9/10 ore al giorno per almeno 5 giorni a settimana non è e non può essere tutto nella vita. Più di chiunque altro mio nonno è stata la persona che mi ha spinto a inseguire la mia felicità senza nemmeno saperlo. Ha vissuto una vita difficile e quando l’ho perso mi sono resa conto di una cosa: lui non aveva potuto godere del tempo che la vita gli aveva concesso come avrebbe voluto. Quindi mi sono chiesta che senso ha tutto quello che sto facendo? Rincorrere una vita standard fa per me? Anche io voglio una famiglia o una bella casa come la maggior parte ma non voglio avere queste cose vivendo la vita che la società vorrebbe per me, che qualcun altro vorrebbe per me. Io voglio essere padrona del mio tempo. Ora faccio un lavoro che mi permette di lavorare da casa e viaggiare, mi dedico al blog e sto cercando di costruirmi una vita completamente diversa da quella che io stessa avevo immaginato.

-Hai detto spesso di aver amato la Thailandia, e io capisco bene questo amore. Cosa ti ha lasciato questo paese?
La Thailandia è stata il mio primo vero viaggio, un viaggio di quelli con la V maiuscola. Avevo viaggiato in Italia ed Europa ma è stata la Thailandia il primo viaggio intercontinentale che ho fatto. L’amore per i viaggi è nato abbastanza tardi, devo dirti la verità. Purtroppo per ragioni economiche non avevo viaggiato molto prima dei 25 anni e avevo preferito dedicare le mie piccole entrate agli studi. Come ti dicevo la Thailandia ha rappresentato per me molte cose. Non è soltanto il primo vero viaggio che ho fatto ma è stata importante perché mi ha insegnato così tante cose di me stessa che non conoscevo. Sono partita zaino in spalla per un mese senza avere un itinerario prestabilito, con solo uno zaino troppo pesante per me e le mie spalle e la testa piena di paure. Di paure durante questo viaggio ne ho vinte tante, così come ho superato tanti pregiudizi e sono andata oltre quelli che credevo fossero i miei limiti. Mi sono ritrovata a mangiare street food come il pollo inzuppato nella soia sul bordo di un marciapiede, sotto la luce fioca di un lampione con le mani tutte unte (e da schizzinosa com’ero una cosa simile per me era fuori dal mondo). Ho visto la vera Thailandia sui lentissimi treni e negli splendidi paesaggi. L’ho vista nella profonda fede che si respira nei suoi templi. L’ho vista nei miei piedi spesso neri per camminare scalza tra un tempio e l’altro (che bella sensazione di libertà e spensieratezza). Ho provato una grande sensazione di pace di fronte alle risaie e ai paesaggi del nord e totale euforia nei mercatini locali. Ho dato da mangiare e fatto il bagno con gli elefanti nell’acqua fangosa. Ho visto e vissuto cose che mai avrei creduto di poter vivere e vedere. È davvero un paese che, nonostante il turismo di massa, ha saputo conservare ancora qualcosa di profondamente spirituale. La Thailandia colpisce dritto al cuore e se c’è un posto al mondo dove vorrei essere ora è proprio lì, nel Paese dei Sorrisi.

– Mi / Ci sveli un segreto? Ma come cavolo fai a essere sempre bellissima e abbinata in ogni viaggio??!!!!
Grazie per il complimento. Vuoi sapere una cosa?! Io mi vedo bella solo ora che ho imparato ad amarmi davvero e forse questo mio benessere mentale riesce a trasparire dalle foto e in quello che faccio. Poi diciamocelo, essere felici rende belle! E questo vale per tutte noi donne.

-Le Donne che hanno ispirato la tua vita!
Tra le donne che hanno ispirato la mia vita c’è sicuramente mia madre. Mi ha ispirato per tante cose ma soprattutto per l’amore per la famiglia, l’amore per mio padre e per noi figli, per la dedizione e l’impegno che ci mette in ogni cosa che fa. Mia madre è di una dolcezza disarmante e anche se non lo dico spesso le voglio un bene infinito e la ringrazio per ogni cosa, ogni minima cosa. È un grande esempio per me perché ha sempre saputo affrontare i problemi a testa alta e non si è mai fatta buttare giù da niente. La mia forza la devo sicuramente anche a lei.
-Se potessi mandare un messaggio a tutte le donne del mondo quale sarebbe?
Se potessi mandare un messaggio a tutte le donne del mondo sarebbe questo: amatevi. Amatevi come non avete mai fatto prima. Sentitevi belle ogni giorno perché lo siete e se non vi sentite belle fuori, sappiate che siete comunque belle dentro anche per il solo motivo di essere donne. Amatevi perché è l’unico modo per far avverare davvero i vostri desideri.
Un abbraccio grande,
Viola.

Io ringrazio ancora la splendida Donna che è Viola, per aver partecipato a questa iniziativa e aver condiviso con noi la sua Vita, chiunque di voi volesse conoscerla vi invito a seguire i suoi canali:
Instagram: www.instagram.com/wanderlustviola
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Blog: www.wanderlustviola.it
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