La Barbagia è il cuore pulsante della Sardegna, sono tanti i paesini che racchiudono storia e tradizione da queste parti. In questo articolo trovi tutti i miei consigli su cosa vedere a Sarule.
Prima di dirvi quali sono le esperienze imperdibili da fare a Sarule vi racconto come sono arrivata in questo splendido paesino.
Alice e Efisio di Sardiniantrotters mi hanno invitato a scoprire Sarule insieme, la loro storia d’amore con questo posto è nata tempo fa e quando ne parlano hanno gli occhi che brillano. Non ho potuto dire di no. Hanno organizzato insieme ai sarulesi delle esperienze uniche e caratteristiche, l’accoglienza tipica barbaricina è stata il filo conduttore della nostra giornata, una giornata in cui i bicchieri sono stati sempre pieni! Abbiamo raccontato tutto sui social con l’hashtag #scoprisarule.
Cosa vedere in Barbagia: Sarule il paese di “No potho reposare”
La poesia A Diosa – Non potho reposare nasce a Sarule. Scritta nel 1915 da Salvatore Sini. Una poesia d’amore che ha fatto il giro del mondo, cantata da tantissimi artisti. Il mio personale ricordo va all’ultima interpretazione di Andrea Parodi. I muri del paese sono decorati da murales che raccontano la storia del paese, alcuni sono dedicati proprio a questa poesia.
Non potho reposare amore ‘e coro
Pensende a tie so donzi momentu
No istes in tristura, prenda ‘e oro
Ne in dispiachere o pensamentu
T’assicuro ch’ a tie solu bramo
Ca t’amo forte t’amo, t’amo, t’amo

Cosa fare a Sarule: conoscere la tessitrice Speranza Ladu
“… Mio marito è morto giovane, all’improvviso. Mi ha lasciato con due bambini e il bestiame in un paese che non era il mio.
Dovevo agire, non avevo scelta. Ho venduto il bestiame e sono tornata a casa mia, a Sarule. Ho riniziato a lavorare al telaio, ho costruito le case per i miei figli, sono andata avanti.”
Speranza Ladu ha iniziato a tessere a 13 anni e non ha mai smesso. Oggi che ha superato gli ottanta le sue mani continuano a intrecciare la lana nel telaio verticale, senza l’aiuto di nessun macchinario. I suoi lavori come Sa Burra (il tappeto tipico di Sarule), hanno un valore inestimabile e continuano a colorare le sue giornate.
Speranza è una pietra miliare di Sarule, un patrimonio per l’arte italiana e una Donna di grande ispirazione. La tessitura è parte integrante della sua anima, è impossibile non percepirlo.
Potete andare a trovarla anche voi, sarà felice di scambiare due chiacchere, vi basterà chiedere di lei ai gentili abitanti del paese.
Ascoltare storie come la sua, per me è un onore inspiegabile. Come Donna, specialmente.




Cosa fare a Sarule: Sos Pinnettos e chiesa di San Bernardino
Una cosa che mi ha colpito di Sarule è stata l’unione della comunità, le famiglie del paese hanno costruito insieme Sos Pinnettos per creare un punto d’incontro per le feste e le sagre paesane. I Pinnettos sono le antiche case dei pastori. Oggi usati anche per feste e ricevimenti sono sicuramente tra i posti più particolari da vedere in Sardegna. Accanto alle costruzioni sorge la chiesa di San Bernardino. Dopo essere entrati troverete sulla destra una campanella, la leggenda narra che aiutasse i bambini che non sapevano parlare. Una sorta di magia logopedista!


Cosa fare a Sarule: una passeggiata a cavallo al Maneggio Logoniai
Andare a cavallo è una delle cose che mi fa più paura, ma che allo stesso tempo mi affascina. Durante la nostra giornata a Sarule siamo stati al Maneggio Logoniai e Laura la dolcissima proprietaria mi ha permesso di salire in sella. Ho fatto una passeggiata con Wish, cosi si chiama la puledra, accompagnata dai bambini che frequentano la scuola di equitazione. Un’emozione davvero incredibile. Mi è rimasto impresso il modo in cui Laura insegna ai suoi ragazzi il rispetto per gli animali, la cura e la costanza che servono per prendersene cura. Tra le cose da vedere a Sarule c’è sicuramente questo Maneggio!

Cosa fare a Sarule: una chiacchierata con i fabbri di Av Metal
Alessio e Antonello sono i fabbri del paese. I due fratelli discendenti da una famiglia di fabbri hanno rilevato l’attività del padre. Ci hanno raccontato della loro scelta nel mantenere il mestiere antico originale, tutto il loro lavoro è infatti svolto manualmente senza attrezzature moderne. Si sono però approcciati all’innovazione grazie alla contaminazione artistica: le collaborazioni con la designer Mara Damiani, con le tessitrici del paese, con ceramisti, e altri artisti sardi hanno dato vita a opere d’arte originali e uniche. Potete trovarli qui.



Dormire a Sarule: B&B La collina dei ciliegi
Per il vostro soggiorno a Sarule non posso che consigliarvi il B&B di Mariagrazia, ex tessitrice oggi proprietaria di un b&b nel centro del paese. Le sue tre camere sono ispirate a tre capisaldi dell’isola: Sa Burra, A Diosa e Grazia Deledda, oltre a un’accoglienza calorosa anche colazioni abbondanti e tranquillità. Potete prenotare qui.

Concludo questo articolo con la speranza che la vostra visita sia speciale e magica come lo è stata la mia, appuntate tutte le cose da vedere a Sarule e fate buon viaggio!
Per vedere i video della nostra giornata a Sarule date uno sguardo qui!
Se invece siete alla ricerca di altre avventure tutte sarde questo fa per voi!
Ciao Lucia grazie ,da sarulesa, per il bel racconto quasi magico del mio paese barbaricino. mi ha fatto sopratutto piacere il mettere in evidenza due figure femminili, generazioni diverse ma stessa capacità e voglia di fare Laura e zia Speranza. Gina
e con la padrona del B&B la collina dei ciliegi , Maria Grazia, che con la sua accogliente serenità , ha saputo fare e disfare proprio come le trame dei telai per realizzare un sogno, lavorare con e per le persone. Ciao di nuovo Gina Sirca